Chul-Hyun Ahn è nato nel 1971 a Busan, in Corea del Sud ed ha conseguito la laurea in Belle Arti presso la Chu-Gye University for the Arts di Seoul, e un master in Belle Arti presso la Mount Royal School presso il Maryland Institute College of Art a Baltimora. Ahn è un artista acclamato a livello internazionale, con opere facenti parte di numerose collezioni pubbliche e private, tra cui la Margulies Collection al Warehouse, la Hearst Foundation, la Borusan Foundation, il Delaware Art Museum, il Palm Springs Art Museum, la Sammlung Schroth Collection e la Jordan D. Schnitzer Family Foundation.
Ahn crea sculture facendo uso di luce, colore e illusioni. Il suo interesse per lo spazio tra il conscio e il subconscio lo spinge a costruire ambienti illusionistici che offrono uno spazio da contemplare. Le sculture di luce che ne risultano incoraggiano l’osservatore a riflettere sulle sconfinate possibilità dell’uomo di viaggiare nella realtà fisica e in quella spirituale, sfruttando illusioni di infinito e la poetica del vuoto.
Le opere di Ahn creano un’illusione ottica e corporea di infinito attraverso uno spazio apparentemente illimitato. La nozione di vuoto contraddistingue la sua opera rispetto alla panoplia dei modi in cui gli artisti hanno usato la luce come mezzo a partire dagli esperimenti degli anni ’20 e in particolare dagli anni ’60.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive, tra cui: Seeking Perspective (2017) alla Galerie Paris-Beijing (Parigi, Francia); Personal Structures: Culture, Mind, Becoming (2013) a Palazzo Bembo, autorizzata dalla 55ª Biennale di Venezia; Korean Eye (2012) alla Saatchi Gallery (Londra, Regno Unito); Neon (2012) al Museo d’Arte Contemporanea di Roma; Aha! Moment (2011) all’Hangaram Art Museum presso il Seoul Arts Center (Seoul, Corea del Sud); e Visual Echo (2011) alla Galerie Paris-Beijing (Parigi, Francia). Chul-Hyun Ahn è rappresentato dalla C. Grimaldis Gallery a Baltimora, nel Maryland.